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Croce INRI
Il significato dell’ incisione INRI è legato alla crocifissione di Gesù.
L’ acronimo INRI indica le lettere iniziali dell’ espressione latina ”Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum”, tradotto vorrebbe significare ”Gesù il Nazareno, Re dei Giudei”. La seguente formula fu incisa per la prima volta quando inchiodarono il Gesù Cristo sulla croce, ponendogli sopra la testa, una tavola per indicare la motivazione della condanna. Esibire il motivo della crocifissione era una norma stabilita dal diritto romano. Esistono delle teorie divergenti sulla reale incisione nel cartiglio, i vangeli di Matteo e Luca sostennero che la frase riportata fu ”Questi è Gesù, il re dei Giudei”. Secondo il Vangelo Secondo Giovanni, invece, la reale incisione era in ebraico, latino e greco, ed andava corretta secondo i capi dei Giudei, i quali sostenevano che Gesù non era il re dei giudei, ma si era autoproclamato tale. Oggi le reliquie del Titulus Crucis sono conservate nella chiesa di basilica di Croce in Gerusalemme a Roma. Anche se il frammento sacro è giunto a noi danneggiato, è possibile intravedere tre righe distinte, che lasciano agli studiosi diverse interpretazioni: IS NAZARENUS B[ASILEUS TVN IOUDAIVN] (greco) e I. NAZARINVS RE[X IVDAEORVM] (latino).
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